Il «Made in Italy» è sinonimo di qualità anche nel campo del riscaldamento domestico. Considerato un settore tradizionalmente funzionale ai paesi del Nord Europa, le vendite e le tecnologie in Italia di stufe e caminetti, al contrario, migliorano anno dopo anno, grazie a investimenti e ricerche avanzate sia in ambito di funzionalità, che di design con un’attenzione speciale per il valore della sostenibilità ambientale.
Il valore del Made in Italy: alcuni esempi
Come riportato da un recente articolo del Sole24Ore, ecco alcuni esempi di opere di maggior impegno tecnologico di aziende leader nel mercato italiano ed europeo come Thermorossi, Palazzetti, Montegrappa e Nordica.
- Bellavista Square di Thermorossi, stufa a pellet tra due ambienti, che grazie al vetro panoramico garantisce una visione del fuoco a 270° riempendo la vista degli amanti delle fiamme, che riscaldano la casa e gli animi.
- Alter Ego di Montegrappa, a pellet, dotata di tecnologia plug-in, un brevetto europeo che consiste nello spostamento del serbatoio a muro sul retro della stufa, permettendo di ridurre nettamente lo spessore. Montegrappa ha inoltre presentato un’altrà notevole innovazione: NBTEvo, una batteria a 24 volt, in grado di autoricaricarsi e di funzionare anche in caso di assenza dell’elettricità;
- La Nordica è efficiente anche per le stufe da posizionare negli angoli della casa, che permettono il recupero di spazi angusti inutilizzati: una soluzione molto elegante e originale, di nome Zen, ad angolo, e con requisiti eccellenti di efficienza e basse emissioni, classe A+ e 4 stelle.
- O2Ring, frutto di 5 anni di lavoro della divisione Ricerca e Sviluppo di Palazzetti insieme all’Università di Trieste, altro esempio di collaborazione tra ricerche universitarie e visione d’impresa, un dispositivo composto da elementi attivi che durante la combustione contrastano i fumi e innescano una reazione chimica controllata che neutralizza le polveri e il Co2 mediamente fino all’80%: un’innovazione adatta a quelle zone dove il riscaldamento a biomasse è vietato.
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Sviluppo e sostenibilità: le tappe degli ultimi anni
A conferma di questo trend, MCZ Group, azienda tra le prime in Europa nel settore del riscaldamento a pellet, ha recentemente avviato una collaborazione con l’Università degli studi di Udine. L’obiettivo della partnership è racchiuso in un progetto congiunto dal titolo «Studio e sviluppo dei sistemi di controllo per stufe mantenendo un basso impatto ecologico e aumentando il benessere degli utenti» sarà quello di continuare a perfezionare l’efficienza degli apparecchi, rendendoli sempre più green.
La sostenibilità ambientale è quindi fattore predominante quando si parla di innovazione in questo settore. Il primato italiano, costruito negli ultimi anni, si fonda proprio su questo: ricerca, innovazione e investimenti mirati, necessari per immettere sul mercato sistemi di riscaldamento sempre meno inquinanti, ma al tempo stesso dal design elegante e dalle performance sorprendenti.